Recensione: L’ultimo sacrificio di Richelle Mead

“Che cos’era l’amore in realtà? Fiori, cioccolatini e poesia? O c’era qualcos’altro? Era finire le battute di un altro? Era avere fiducia assoluta che l’altro ti proteggesse? Era conoscere qualcuno così bene che quello capiva all’istante perché facevi quello che avevi fatto, e credeva nelle stesse cose?”

Ciao lettori! Finire una serie non è mai facile, soprattutto se è una di quelle serie che emoziona e tiene incollati alle pagine dall’inizio alla fine.

E finire l’accademia dei vampiri mi ha lasciato un grande vuoto dentro… quanto mi mancheranno i personaggi di questa serie!

È l’unica serie in cui, alla fine della lettura, il mio cuore è rimasto totalmente diviso tra due personaggi maschili, Adrian e Dimitri. Non ho fatto il tifo più per uno che per l’altro, ma per entrambi allo stesso modo, perché sono entrambi ragazzi meravigliosi che si sono fatti amare e odiare, che hanno fatto tanti errori e che hanno cercato di porvi rimedio. E soprattutto ragazzi che danno tutto il loro cuore alla donna che amano.
Solitamente ho sempre un personaggio maschile che mi piace più dell’altro, ma in questo caso no.

In quest’ultimo libro ho rivalutato ancora di più Lissa, ma Rose rimane la mia preferita.
In questo libro avviene anche l’incoronazione di una nuova regina e una grande parte della storia è ambientata a Corte, una cosa che ho adorato! Ormai dovreste sapere che ho un debole per le storie ambientate a Corte!

Questo ultimo libro è ricco di azione e di colpi di scena e mi ha emozionata tantissimo!

Nel libro precedente era avvenuto un omicidio e in questo libro bisogna trovare il colpevole… E quando è stato svelato, sono rimasta davvero senza parole. Non me l’aspettavo!

Un libro davvero bellissimo, una conclusione degna di una serie stupenda.
Non posso che dare 5/5 ★ e consigliarvi di nuovo di leggerla!

Vi lascio due citazioni per concludere:
“Io non credo nelle anime gemelle, non esattamente. Penso che sia ridicolo credere che nel mondo esista una sola persona destinata a noi. […] E credo che sia ridicolo anche il discorso delle “due anime che diventano una cosa sola”. Ognuno deve contare solo su se stesso. Però credo anche che le anime possano trovare una sintonia, che possano rispecchiarsi l’una nell’altra”

“Stare con lui dopo tanto tempo, dopo tutto quello che avevamo sopportato… fu come tornare a casa. Come essere finalmente in quello che era il mio posto, e con la persona giusta.”